Il Pilates è una disciplina complicata, di cui si discute spesso ma si conosce poco.
Intanto il nome non è propriamente corretto: si tratta del cognome del suo inventore, il buon vecchio Joseph; in realtà si dovrebbe chiamare Contrology, ma forse spaventerebbe molti clienti.
Pilates era un vero avanguardista, persona affascinante, visse infatti un’epoca mutevole e fatta di grandi rivoluzioni a cavallo tra i due secoli scorsi, rivoluzionò il modo di muoversi.

Il suo libro: “Ritorno alla vita attraverso il metodo Contrology”, non è solo il manuale delle figure del Pilates ma anche una nuova visione filosofica della salute del corpo, un macchinario perfetto che ha bisogno di muoversi e rafforzarsi.

Sfatiamo così due miti in un colpo solo: il Pilates non è una disciplina femminile, Joseph era un famoso boxeur e un circense, credeva nella forza del corpo e nella sua espressione più audace.
Non è una semplice ginnastica posturale – nel senso più degradante del termine, poiché spesso questo termine viene utilizzato per ginnastiche soft in cui non si sente fatica, in realtà tutto ciò che è sport è postura, se non uno sportivo non avesse una postura corretta funzionale a ciò che fa, sarebbe semplicemente un neofita o un malcapitato con un cattivo istruttore.

Il Pilates è una disciplina che rafforza soprattutto il core?! Sì corretto, la cosiddetta Power House, secondo Joseph, è dove risiedono gli ingranaggi più importanti del corpo (gli organi) ma soprattutto ciò che ci sostiene e ci protegge: il nostro tronco infatti è una gabbia assai forte e il rachide la nostra colonna portante, ecco perché il core (i muscoli addominali) sono così importanti: sono funzionali alla vita (e al six packs solo poi).

Quindi con il metodo Pilates si impara ad utilizzare i muscoli addominali in maniera funzionale, se mentre fate questi esercizi lavorate con una pancia contratta in fuori, sentite dolore alla schiena o al collo, qualcosa non va.

Infine: ma il resto del corpo?! Pilates credeva che tutto il corpo va rafforzato, perfino le articolazioni più dimenticate dalla vita quotidiana (spesso si allenava solamente con dei grandi mutandoni addosso affinché, venisse rafforzata ogni parte del corpo: dal collo del piede, al ginocchio, fino ai polsi senza tappetini a sostegno).

Si lavora in maniera armonica con tutto il corpo, sviluppando la coordinazione di tutti gli arti in esercizi complessi; i primi clienti della sua scuola di New York, furono dei grandi ballerini.

Questa disciplina andrebbe conosciuta meglio e apprezzata in maniera differente, vi consiglio caldamente come lettura il suo manuale e i video dell’epoca in bianco e nero e perché no, qualche esercizio di respirazione.